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Non fatevi abbindolare da chi sostiene il contrario ( è sicuramente un adepto di qualche setta OSCURA e MALVAGIA ).

E’ un po’ come quando ti senti dire: “non ti preoccupare… se è rotto non riusciresti neanche a camminare”… Vigliacche frasi di rito…

Pertanto, mettetevela via..



Da Defcon 5 si passa a Defcon 1 ( condizione di prontezza difensiva ), quando ad un certo punto ci si intestardisce nel voler, a tutti i maledetti costi, trovare solo ed unicamente pezzi originali e d’annata ( andando oltre il consiglio di amici e parenti che, preoccupati, non vi vedono più dormire da mesi ).



Se arrivate a questo punto, il consiglio è molto semplice:

Per autarVi a prendere una decisione saggia e ponderata, può esser utile sapere che:

1°)A” fiera finita” si andrà a spendere una fortuna pari al prodotto interno lordo del Principato di Sealand.
2°)Il Vostro garage, meglio se quello dei Vs. Genitori, diventerà una discarica di pezzi arrugginiti per molto, moltooooo, tempo.
3°)Per completare, almeno parzialmente, una minimoto d’epoca si dovranno acquistare almeno altre due minimoto parziali…. E vogliamo non finire anche quelle…??? Praticamente è un vortice peggiore del gioco d’azzardo.
4° e più importante) La passione è solo Vostra e di pochi Cari, vicini a Voi; al resto dei Piloti della domenica non fregherà una mazza di quello che avete costruito ( il pilota medio è grossolanamente superficiale, ha sicuramente a casa un cappellino con il numero 46, magari anche l’autografo di Vale ma, cosa assurda: non ha assolutamente idea del passato e di quali minimoto ha guidato per intere stagioni il proprio Eroe ); pertanto se cercate lo stupore dei Piloti attorno a Voi, avete sbagliato regione ( e già tanto se l’anno prossimo non si vendono tutto per andare a giocare a calcetto ).

Se avete acquistato il Vs. primo telaio d’epoca, prima di leggere questo post e non volete sentir ragioni…. Siete un po’ come me… Ed a questo punto, come “Maestro di Vita”, i consigli che Vi posso dare sono molto pochi:

1)Se dovete adoperare delle forbici che, non presentino estremità arrotondate...., fatevi SEMPRE aiutare da un adulto.
2)Gli irresistibili fili elettrici scoperti non vanno MAI toccati.
3)Se il gatto di casa non si muove più da mesi è l’ora di preparare una bella buca ( preferibilmente in giardino…. Hey furbetti..: Il Vs. giardino ).
4)Quando un vigile vi mette qualcosa nel lunotto della macchina non è per pubblicizzare un locale della zona.
5)Non fatevi prendere in giro……Elvis è ancora Vivo



6)Etc.. Etc..


Se non siete ancora convinti di far una cavolata non posso far altro che augurarVi buona fortuna e raccontarVi la mia avventura….






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Avete presente quell’aspra sensazione che si prova ogni qual volta ci si deve alzare all’alba per andare in ufficio dopo una lunga notte passata a far bagordi con gli amici di sempre..... Quando si preparano i piedi, ancora avvolti nel tenero tepore del piumone invernale, a caricare tutto il peso di un corpo che, ha solo voglia di uccidere la sveglia…

Beh, così mi sentivo io ogni qual volta scendevo in Garage ed alzavo la pesante coperta che avvolgeva la mia Vittorazi Gran Prix.

Aver completato con non poca fatica una delle Minimoto più belle di sempre mi rendeva apatico, come aver terminato un buon libro che, non si voleva avesse mai fine...

Ero convinto si potesse far di più, nonostante, con il passare dei mesi fossi riuscito maniacalmente a completare per intero “il mio Cucciolo” con tutti i pezzi dell’epoca; una gran bella sfida direi.

Dopo il completamento, per un bel periodo, (tornando la sera a casa da lavoro), correvo in garage, accendevo una sigaretta, afferravo con forza quella vecchia coperta scura carica di polvere e con mossa sicura e veloce liberavo dal Suo pesante mantello il mio Piccolo Destriero…

La vecchia coperta era così carica di polvere e particelle di vetroresina che: l’impeto della mossa, faceva librare le sue finissime spore in ogni dove e tra la luce fioca del garage e le nuvole di fumo della sigaretta, le facevano assomigliare a lustrini da mago pronti a stupire, ogni sera, il proprio pubblico.



Una Moto così, non è solo bella da vedere… è carica di storia e di significato…. è perfetta….. rapisce il Pilota, lo coccola, lo strega…

Quando la si accarezza, i ricordi planano leggeri a tutte le avventure vissute per poterla completare; alle notti passate a lavorare in garage; ai Miti conosciuti; alle Loro storie ed aneddoti in sella a quella mini; ai sapori dei vecchi asfalti e del genio italiano ma, soprattutto all'invito ricevuto per partecipare al primo “Minimoto Day” quando, sotto lo stand dell’ATM la posai assieme ad altre Vittorazi famose, del museo dei Calvano.

Belle esperienze.. Good vibration gratificanti...

Fu proprio immergendomi nei pensieri che decisi di porre fine a quel senso di nostalgia, convinto di poter salvare un’altra Vittorazi dalla ruggine di qualche vecchio garage o POLLAIO dismesso.

Mi rimboccai le maniche, usando le mie conoscenze, cercando ovunque di contattare vecchi proprietari in grado di dare alla mia “Gran Prix” una sorellina.

Passai mesi spargendo i miei “message in a bottle” nell’oceano ma, come sospettavo: chi vendeva le creature di Vittoriano Orazi alla fine non aveva cuore per farlo veramente.

Proprio quando stavo per perdere le speranze ecco l'otto gennaio 2012, ritrovare una fioca luce.

Una foto con delle carene familiari….

Porca zozza erano delle carene di una



oooooOOOOOoooooo


Preticamente il delle minimoto...



La prima minimoto in assoluto... Il primo modello ideato dal Marchigiano Vittoriano Orazi nel 1986, anno in cui tutto ebbe inizio.

tanto per capirci:

Talmente raro che pensavo fosse rimasto solo l'esemplare nel museo della famiglia Calvano.

Pur di poterle toccare ero disposto a superare fossati di PMT usate; a strisciare tra saponette stercorarie assassine; ad affrontare:
catene dal morso letale e corone affilate come rasoi lanciate alla massima velocità dopo aver attivato trappole vecchie di secoli.
Mi sentivo come un moderno Indiana Jones: immerso in una nova avventura, alla ricerca del suo Santo Graal.

Ho detto Indiana Jones...¿¿ ... Si, ok.... ma, più Rockabilly... Con i Rai Ban 50's ad esempio:



Contattai subito l'inserzionista che, si presentò come Fabio M.

Scoprii in seguito essere un noto/issimo Fotografo della riviera Recanatese; vincitore del prestigioso concorso Kodak del 1991, nella specialità: "Miglior ritratto d'Italia".



Nonostante il mio impeto e la mia curiosità selvaggia e devastante, il Sig. Fabio rispose sempre con garbo a tutte le mie insistenti domande.

Tra le tante lettere, il Sig. Fabio mi confessò d’aver anche un telaio ed alcuni pezzi utili che avrebbero potuto interessarmi e la notizia alimentò le mia brama.

A questo punto il gioco è abbastanza facile… uno paga, uno spedisce… E tutti sono contenti.






Ritengo sia triste impegnare le ns. forze alla ricerca di un forziere per poi tenerlo chiuso una volta trovato.

Collezionare un oggetto non vuol dire solo possederlo ma, soprattutto, conoscerne la Storia.

E le storie di altri, per poterle vivere e farle proprie, vanno vissute e conquistate.

Le avventure ed i racconti che, aleggiano attorno a questi ferri arrugginiti sono innumerevoli… ed io… di favole ed aneddoti… non ne sono mai sazio; la mia curiosità mi logora e mi consuma se: trovato un ricco forziere, non ne conosco l’artigiano.

Pertanto DOVEVO meritare la mia Charly Uno ed andarmela a prendere.

Purtroppo il Sig. Fabio è famoso quanto occupato ed io avevo una bella caviglia rotta.

Caviglia che, comunque non mi fermò ed a poche settimane dal post gesso ( sei punti di invalidità permanenti riconosciuti ed un osso che non si attaccherà più ), il mio viaggio e la mia Avventura incominciarono.

Padova- Potenza Picena 740 kilometri ( andata e ritorno ), 8 ore di macchina ( 4 + 4 ) da fare in un giorno.

SE NON E’ AVVENTURA QUESTA….



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Domenica 17 giugno 2012.

Anche quella maledetta sveglia, nemica della beatitudine notturna, avvisò me e la mia Signora con un suono che quella mattina parve melodia.

La mia 206 era pronta pulita e con il pieno nel serbatoio, pronta a ricevere la Sua chiave.




Il bagagliaio sgombro, preparato per farci stare più ferro possibile.




Per un viaggio carico di confort: viveri in abbondanza




Palla da baseball porta fortuna ( per le grandi occasioni ) caricata




Il cd del Re pronto per far da colonna sonora alla nostra giornata




Elvis dal canto Suo, ci approva e ci fa segno d’esser pronto




“ Prima stella a destra e poi dritto fino al mattino “…… Navigatore impostato




Manca solo la cosa più importante di tutte….. Dov’è la mia splendida Signora… ¿¿¿
Fedele Compagna e complice di ogni mia rocambolesca avventura…




Dai........... monta in macchina che, si fa tardi e non dar da mangiare al Re… Non si scherza con IL RE….




Ecco, come non detto..




Alla fine, la chiave accende il quadro della Peugeot alle 8:22 e la frizione è pronta per dar spazio alla prima e muovere la Elvis-Mobil.




La giornata e di quelle che, ti metton di buon umore e che faran da cornice ai Tuoi ricordi; la compagnia è quella che si desidera SEMPRE; la musica è la più bella in assoluto; la strada è sgombera, ci siamo solo noi a cantare a squarcia gola ed a svegliare la nostra citta sorniona; Il cielo è serenissimo e limpido, zero nuvole sopra di noi.




Ciao Ciao Perarolo, Ti manderemo una cartolina…. “Saluti da Peraro”




Il Peugeottino macina chilometri; poche sono le soste che ci permettiamo ( voglio ben vedere… Con tutta la spesa che ho fatto ).. il paesaggio cambia lento ma, non nasconde nulla del Suo meglio, innaffiando di colori i finestrini della 206.










Qualcuno viene cullato e ci abbandona... Ok Elvis ora si può parlare di Donne…




La discussione è stata poi interrotta dal comparire del nostro svincolo




Una leggera curva ed ecco una nuova esplosione di colori che, facevan maturare in noi, la voglia di ferie estive.















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