Fine ottobre 2010… La mia amata Stamas SR 2007 “NATZGUL” ( dopo quattro anni di intenso servizio ), mi aveva portato a quello che, secondo me, era un discreto livello.
Ogni gomma sostituita portava l’Officina Clandestina 23 ad esser sempre meno “Clandestina”.
Il tempo, da canto suo, vide la progressiva e silenziosa scomparsa dell'aggettivo del ns Logo.
Una grande Nave Scuola per la nostra Famiglia, acquistata il 15 febbraio 2007, dopo parecchi anni di cinesi
La nostra Golden Age…
Il periodo delle sperimentazioni estreme… Delle gomme consumate sino alle tele…. E delle notti passate insieme in Officina a teorizzare idee.
Si combatteva con motori ad aria, in batterie di liquidi, senza mai farmi sfigurare; portando il polita ( bene o male ) sempre a podio.
Sono convito che un motore ad aria possa insegnare davvero molto ( sia a Piloti che Meccanici ), la sfida con gli altri Minimotisti era resa ancora più caparbia, stimolante ed esaltante ed a fine turno non c’era soddisfazione più gratificante che: quella di vedere gli altri compagni di batteria capire dove si eran nascosti pompa e radiatore.
Era un po’ il giochetto di Famiglia: ci divertiva e ci riempiva sempre d’orgoglio.
Questa mia cocciutaggine nel voler, il più possibile, ritardare “il progresso”, dava campo libero alla grande conoscenza tecnica di Alessandro ed alla sempre pronta inventiva di Giancarlo; apportando costantemente nuove modifiche, per esser sempre più competitivi in pista; arrivando ad assemblare un motore da 180 di getto capace di correre come le moderne liquido… Non avrebbe fatto comunque la gioia di Enzo Ferrari, dato che il propulsore esplodeva dopo solo otto giri…
Una moto, La “ NAZGUL ” che, mi ha regalato tante emozioni e ricordi; un membro della Famiglia… Che ha dato tanto, INVENDIBILE..
Con l’aumentare dei livelli, degli accessori, degli strumenti, dell’incoscienza, tutto sembrava diventare possibile ma, quello che faceva fatica a progredire era il mio stile in sella alla Moto; rischiando ( secondo la mia idea di guida ), di fossilizzarmi in movimenti poco sofisticati, armonici e di successo.
Lo stile di guida divenne un pensiero costante ( una continua ricerca, una malattia ), ne volevo uno adatto alla mia statura ma, che fosse il più possibile efficace ed elegante.
A Fine ottobre, Angelo B.( uno tra i più grandi Amici dell’Officina ), ci propose d’acquistare la telaistica del figlio Daniel… Una GRC RRz del 2010.
La provai e mi ci innamorai SUBITO: per la mia idea di guida era perfetta ed in più non mi faceva rimpiangere la bellezza delle linee SR 2007; la portammo a casa il 18 ottobre 2010.
Messa a banco, la moto presentava segni di cadute ma, nel complesso era stata trattata con gran cura.
La vernice con cui Daniel correva era ancora quella di fondo originale: la moto chiedeva aiuto ed un’identità.
Dopo aver tolto i Numeri, dell’ex proprietario e poche altre serigrafie ( che ne identificavano casa e modello ), la RRz si presentava nuda ai nostri occhi, rivelando una CRUDA bellezza naturale; tanto quanto una “Rat Race”.
Le carene anteriori caricano l’avantreno, riempiendolo ed avvolgendolo; sembrano pesanti ed arrabbiate, abbassano il muso prepotente e pronto allo scatto furioso.
Mentre il codino posteriore è alto, libero, snello e leggero; una coda lunga pronta a bilanciare le pesanti costole che caricano il motore.
Il serbatoio ben proporzionato assomiglia ad una gobba che, nell’insieme, dona alla Moto quell’aria combattiva da guerriera, simile ad un toro pronto a caricare.
Un’anima irriverente ed a volte dispettosa lo dimostra la seduta stretta che, a volte, non sempre è amica.
Una moto che comunque va trattata con rispetto e che bisogna sempre darle del Lei per poterla guidare; sempre pronta a disarcionare il pilota se avverte in esso troppa sicurezza.
Unico neo…. Il cupolino trasparente che rovina la linea…
Vista l’aria da duro che la moto dimostra, ecco piazzarne uno che la rispecchia: in primo piano l’immagine dell’attore che più di tutti ricalca l’essenza dall’azione.. Il volto di Bruce Willis…
Immancabilmente, la goliardia minimotesca, non ha perso occasione per dare alla Dura un immagine dolce… Insomma Fru-fru…. Effemminata…
Ma, sono bastate poche gare per dimostrare il valore di Bruce in pista:
Dal 2011 al 2012 la Piccola RRz continuò a portare il mio sedere a podio, culminando l'anno con un terzo posto nel "Trofeo Regionale Veneto" con tre gare saltate per un osso rotto ( le giornate più belle della mia vita, con una ventina di piloti tutti allo stesso livello.. Piste combattute con il coltello fra i denti ) ed una bella endurance a squadre, persa per un soffio ( causa catena rotta agli ultimi giri).
Due anni veramente intensi e forti, con una moto che ha consentito uno sviluppo ed uno studio costanti ( tutt'ora in corso),della mia postura; nonché dei risultati efficaci.
Tutto quello che volevo e che speravo di ottenere...
Con lo STAFF dell'Officina si è deciso, in quell'ottobre 2010, di far un salto nel buio, accontentando i miei capricci, acquistando una moto dalla telaistica così diversa dalla Stamas che ben conoscevamo e che tutt'ora usa Chicco.
Sono contento d'aver dimostrato di riuscir a dare di più con un mezzo alla mia portata; convinto, in cuor mio, fosse la strada giusta.
Il tempo poi me ne ha dato atto.
Pertanto la gratutudine nei confronti della GRC è molta e volevo esser riconoscente nei confronti della mia RRz.
Dopo poche birre, mi venne in mente subito Eddy, della
Eddy è famoso/issimo nella scena Custom italiana e nell'ambiente Rockabilly; con Lidia, al primo Jesolo Bike WeeK nel 2010, dopo aver visto i Suoi lavori, gli affidammo di buon grado i nostri caschi e siamo tutt'ora orgogliosi di girare per le strade con il Suo pinstriping impresso.
Pertanto, in un impeto di coraggio, contattai il super impegnato Artista chiedendogli di dedicarmi un pò del Suo prezioso tempo...
Lo Staff della Rolling Paint è impegnato su Auto e moto costosissime, nonchè su lavori ben impegnati; a parte il ns. "tableau de mariage" dove la travolgente Lidia dirige i lavori ( a Lidia ed ai Suoi comandi non si può dir di no ), io mi sentivo un pò impacciato a chiedere ad un Guru del Pinstriping di lavorare sulla mia Piccola Moto ma, per la Mia GRC raccolsi il coraggio e gli telefonai... Eddy, forse ancora intimorito da Lidia , si rese molto disponibile e mi diede appuntamento il 30 aprile 2013 al'Elvis Night a Fratte.
D'andare ad una reunion di Elvis ci garbava parecchio ( e dalla fine di quella passata che noi ci si aspettava di ritornare ) ma, con il pensiero di una GRC Rockabilly , non vedevo l'ora d'esser là..
Così, belli belli, tosti tosti il primo pomeriggio si era già a Fratte, tra Harley coloratissime:
dagli "ape hanger" esagerati:
e dalle bellissime Centaure motorizzate:
Corremmo da Eddy con grande frenesia, come in ritardo per l'iscrizione ad una gara di trofeo.
Driblai morosa, amici, moto, passeggini ed auto americane meglio di un maratoneta dopato... Il tutto con in braccio il mio Cucciolo.
Trovai subito il Suo Stand e con gran sorriso Eddy ci accolse.
Spiegai al Guru poche cose, sapeva già cosa fare e l'intesa fu subito alta, tanto da non dover consigliare neanche i colori ( e li azzecco TUTTI )...
Sapevo a priori come lavora e che, a lavoro finito, sarei rimasto più che soddisfatto... ( alla consegna Eddy andò ben oltre le mie aspettative ).
In settimana mi scervellai per trovare un nome adeguato alla Piccola Nera... A differenza di altre moto avute in passato ( il nostro Garage ne conta attualmente otto ), in quasi tre anni non gli diedi mai un nome poi, l'ultima sera prima del Battesimo, con Lidia ne trovammo uno che ci piaque molto: "El Bandido": una mini Nera, dal carattere messicano ed irriverente...
Mentre Eddy preparava gli strumenti, chiesi a Lidia di togliere i numeri dalla Moto, togliere i numeri ad un Pilota e peggio che bandirlo A VITA dalle Piste.
La mia Signora, capendo la situazione, si accovaccio delicatamente a lato della Nera, le sussurò qualcosa:
e con faccia triste sollevò le decal da gara disegnate da Ale...
Tanti ricordi in quel PVC ma, al pensiero di un battesimo disegnato apposta da Eddy, ci tornò subito il buon umore:
Eddy, guardando noi cretini ed il ns. teatrino malato ( tra le altre cose io ero peggio di un bambino a Gardaland e scattavo foto a destra ed a manca... In effetti non dovevo sembrargli molto sveglio )...
Ad ogni modo il Pinstriper prese molto seriamente la commissione, come un progetto ipegnato ai quali è abituato e la cosa mi fece molto piacere:
Prese in consegna la Nera e la pulì minuziosamente...
Senza tanti indugi e progetti Eddy si mise subito al lavoro senza perdere tempo...
Mi sarebbe piaciuto seguire passo passo la realizzazione dei nuovi colori ma, conoscendomi, sarei sembrato innopportuno quanto quanto un anziano in pensione, intento ad osservare i lavori stradali:
Poi mi venne in mente una vignetta letta pochi giorni prima, così decisi ( mio mal grado ), di seguire il consiglio di Lidia e di lascia lavorare Eddy senza pressioni:
Va beh, Godiamoci L'Elvis Day... Una super bend dal vivo cantava le canzoni del Re .... Quattro generazioni riunite, dialetti diversi ( Emilia, Vicenza Verona... ) e tanta voglia di ballare e di tornare indietro nel tempo...
Ma, tra un ballo e l'altro si scappava sotto lo stand della Rolling Paint/Six Gun a sbirciare l'avanzamento ( a volte non proprio di soppiatto ):
Uno spritz in compagnia degli Amici più cari:
Un'altra sbirciatina:
E se non potevo andare io, mandavo gli amici:
Nonostante le mie ignoranti stravaganze idiote ed irriverenti:
Eddy lavorò con professionalità TUTTO il pomeriggio, sino a quasi tarda sera, dedicando il Suo tempo alla moto del Pilota sceso da Gardaland...
Andai più volte nello stand a seguire il lavoro dell'Artista, spesso in maniera palese, altre volte lontano ed in angolino... Mi piaceva vedere il pennello abbandonare il colore sulla nera carrozzeria... Era come vedere ancora un vecchio ribattino lavorare sulla lamiera... Non capita tutti i giorni di vedere un Pinstripper all'opera ed io ne rimango sempre affascinato... Di solito si porta al pittore la tela ed a lavoro finito la si va a ritirare ma, se ne perde il senso e la bellezza se non si capisce a pieno la bravura e lo sforzo fatto per realizzare il lavoro... L'intento iniziale era quello di non esser una presenza angosciante ma, la curiosita era troppo forte...
In tutto questo però ho sentito molto vicini gli anziani in pensione, intenti ad osservare i lavori stradali..
05.OFFICINA C.23 PROGETTO EL BANDIDO
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